by Mr.G and Lady Eagle, 28 novembre 2009
28 Novembre, Giorno della Bandiera, il giorno in cui 94 anni fa, il popolo albanese ha realizzato l'evento tanto atteso da molti secoli, l'acclamazione dell'indipendenza. L'eroe del Popolo, Isamil Qemali, saggio e fautore dell’indipendenza dell’Albania, ha innalzato la bandiera rossa con l'aquila a due teste nell'eroica Valona.
La bandiera rosso-nera, ereditata dall'eroe Nazionale, il principe di Krujë, Gjergj Kastriot Skenderbeu, ha unito i cuori di tutti gli albanesi con un ideale comune per la libertà del popolo albanese e la creazione di uno stato indipendente. La Nazione simboleggiata dalla bandiera, ha riscaldato gli animi degli albanesi e ha dato loro la forza per affrontare ogni nemico che potesse minacciarla.
"Uniti attorno alla bandiera con un unico desiderio e obiettivo" si canta nel nostro inno.
La Nazione e la Bandiera, simboli della sopravvivenza del popolo albanese nei secoli, hanno ispirato atti eroici e richiesto sacrifici dei migliori figli della Madre Albania per sconfiggere i turchi e per la lotta contro l'occupazione nazi-fascista durante la seconda guerra mondiale. Le lotte per la libertà non si sono fermate dopo la proclamazione dell'indipendenza nel 1912. Si sono risvegliate contro la pressione e le ingiustizie del regime del re Zog, contro la povertà e le violazioni dei diritti dei lavoratori, condizioni verificatesi a causa del malgoverno dell'auto-proclamato re. Il popolo albanese non si è mai inginocchiato, con coraggio e determinazione ha lottato anche contro la negazione della libertà e dei diritti umani durante la dittatura comunista repressiva di Enver Hoxha, la quale "in nome del popolo" ha perseguitato, incriminato e infine eliminato migliaia di persone in modo barbaro.
Oggi ricordiamo e ci inchiniamo con rispetto difronte alla Bandiera Nazionale. Questa memorabile giornata si festeggia in Albania, nel Kosova, in Macedonia, nel Montenegro e in tutti i paesi dove vive fiera la diaspora albanese. Sì, fieri, perché gli Albanesi vivono lavorando con fierezza della propria origine e continuano a coltivare la tradizione tendo viva la lingua, la cultura, l'amore per la patria e la libertà, considerandoli come ideali inalienabili.
La commemorazione della Giornata della Bandiera non è solo una giornata di festa, di rispetto per la rinascita della nazione, per i fondatori dell'originario Stato Albanese, per i caduti durante l'eroica guerra della liberazione nazionale, per i caduti di tutte le guerre contro i regimi dittatoriali, ma senza alcun dubbio è anche una giornata di riflessione e valutazione delle condizioni attuali del paese e del nostro popolo. Abbiamo realmente lasciato alle spalle le lotte e le guerre per l'indipendenza?
La crisi economica e la povertà stanno diventando sempre più forti. La corruzione ha intaccato lo Stato, le più alte istituzioni pubbliche e anche i media. Le ingannevoli promesse elettorali di alcuni politici, l'abuso di potere utilizzando lo Stato come strumento di ricchezza personale a discapito del popolo, l'apatia e l'inadempienza del sistema legale, la corruzione e l'inadeguatezza nel sistema formativo, l'abuso infinito del sistema economico statale da parte dei potenti si è ormai trasformato in una routine con una base "etica" che garantisce il successo solo a pochi. I media vengono limitati, colpiti, umiliati e censurati. Tutto questo avviene in un governo piramidale dove il vertice controlla le redini di tutto il paese. E' senza dubbio un tentativo per imporre un sistema di regime dittatoriale.
-Soprusi nei confronti della popolazione è quando:
1. L'opposizione legittimamente protesta in modo democratico, ma viene attaccata con false accuse dal governo e viene emarginata anche dall'occidente. I paesi sviluppati chiudono un occhio difronte al rischio concreto di una nascita di un governo di tipo dittatoriale e rimangono in silenzio davanti alla corruzione che intacca il sistema e i politici.
2. Il giornalista investigativo che pubblica corruzione dei potenti e fondi neri dei politici viene aggredito brutalmente; giornalisti e media governativi anziché condannare la violenza, censurano l'accaduto o peggio ancora giustificano il pestaggio.
3. Alcuni opinionisti chiamano "massa" da non prendere in considerazione, la pacifica e democratica manifestazione popolare contro il governo corrotto costituito da ministri sotto indagine.
4. Il primo Ministro usurpatore Sali Berisha, si impossessa del parlamento, una istituzione democratica, per lanciare le sue minaccia come un dittatore, utilizzando un linguaggio volgare e inappropriato per offendere i nominativi di singole personalità, imbarazzando tutto il popolo albanese davanti al mondo; i suoi ministri e sostenitori filo-governativi plaudono invece come si fa con ogni dittatore e capomafia.
5. Quei ministri e deputati, finiti al governo grazie a controverse elezioni, manipolatori, usurpatori di potere, continuano a negare trasparenza sulle elezioni lasciando dubbi di brogli elettorali e contemporaniamente privando con violenza la libertà elementare di un popolo democratico ad avere un legittimo governo scelto liberamente.
6. Vengono create leggi a favore del Primo ministro, della sua famiglia e di un ristretto clan; sembra una struttura piramidale gerarchica di tipo mafiosa (leggi ad personam che qui in Italia ci ricordano qualcuno).
7. Ad una gran parte del popolo albanese mancano generi di prima necessità come acqua, energia elettrica, servizi sanitari, istruzione, lavoro, servizi sociali; manca un'istituzione che salvaguardia le fasce più debole, l'unica cosa che cresce ormai è la corruzione che ha raggiunto livelli spaventosi.
8. Compravendita di voti elettorali vengono praticati da sciacalli sfruttando la necessità di sopravvivenza dei disperati in cambio di miseri servizi e beni aleatori.
9. Lo stato rapina in nome di grandi progetti mai compiuti e la voce sofferente del popolo non viene ascoltata
10. Lo stato uccide il popolo, in modo diretto o indiretto; le accuse mosse contro il governo invece vengono soffocate o denigrate con metodi machiavellici a volte amministrativi ed altre volte legislativi, che vengono imposte da potenti attraverso la corruzione; ecco allora che procure e tribunali rimangono in silenzio poiché probabilmente finiti nei libri paga.
11. Le proclamazioni del governo, i comportamenti di alcuni media corrotti che lo sostengono il primo ministro, gli opinionisti leccapiedi, non fanno altro che divulgare la propaganda governativa con l'obiettivo di frazionare e indebolire il popolo albanese.
Ma il popolo acquisisce coscienza giorno dopo giorno. Non si è mai inginocchiato o umiliato difronte a nessun regime dittatoriale, né prima e né dopo gli anni '90. La stabilità del popolo albanese è stata ed è tuttora appoggiata da molti stati esteri che si mostrano amici sinceri. Questa solida base del popolo albanese viene rinforzata da tutte le istituzioni internazionali, dall'occidente e da molte organizzazioni democratiche che vigilano sullo sviluppo della democrazia e difendono i diritti umani.
La coscienza nazionale del popolo albanese, gli ideali universali per la democrazia e la libertà, rimangono aspirazioni non negoziabili che ne fanno l'identità storica del passato e del futuro nella grande famiglia europea. "Shqiptaria", l'essere albanese, è una virtù dell'identità nazionale di un popolo che vuole vivere in libertà e democrazia, che è rimasta intatta e al disopra della separazione regionale, religiosa, politica o qualunque altra divisione che alcuni vogliono creare in modo del tutto artificioso.
Ecco perché la Giornata della Bandiera non è solo una giornata di commemorazione ma anche di attivissimo per la stabilità e la lotta, con ogni mezzo democratico, contro la neo-dittatura, contro l'usurpazione dello stato per mano della criminalità organizzata e della corruzione, e a favore dello stato di diritto, di legalità e di libertà.
Viva la Giornata della Bandiera!
Viva il Popolo Albanese!!!
La bandiera rosso-nera, ereditata dall'eroe Nazionale, il principe di Krujë, Gjergj Kastriot Skenderbeu, ha unito i cuori di tutti gli albanesi con un ideale comune per la libertà del popolo albanese e la creazione di uno stato indipendente. La Nazione simboleggiata dalla bandiera, ha riscaldato gli animi degli albanesi e ha dato loro la forza per affrontare ogni nemico che potesse minacciarla.
"Uniti attorno alla bandiera con un unico desiderio e obiettivo" si canta nel nostro inno.
La Nazione e la Bandiera, simboli della sopravvivenza del popolo albanese nei secoli, hanno ispirato atti eroici e richiesto sacrifici dei migliori figli della Madre Albania per sconfiggere i turchi e per la lotta contro l'occupazione nazi-fascista durante la seconda guerra mondiale. Le lotte per la libertà non si sono fermate dopo la proclamazione dell'indipendenza nel 1912. Si sono risvegliate contro la pressione e le ingiustizie del regime del re Zog, contro la povertà e le violazioni dei diritti dei lavoratori, condizioni verificatesi a causa del malgoverno dell'auto-proclamato re. Il popolo albanese non si è mai inginocchiato, con coraggio e determinazione ha lottato anche contro la negazione della libertà e dei diritti umani durante la dittatura comunista repressiva di Enver Hoxha, la quale "in nome del popolo" ha perseguitato, incriminato e infine eliminato migliaia di persone in modo barbaro.
Oggi ricordiamo e ci inchiniamo con rispetto difronte alla Bandiera Nazionale. Questa memorabile giornata si festeggia in Albania, nel Kosova, in Macedonia, nel Montenegro e in tutti i paesi dove vive fiera la diaspora albanese. Sì, fieri, perché gli Albanesi vivono lavorando con fierezza della propria origine e continuano a coltivare la tradizione tendo viva la lingua, la cultura, l'amore per la patria e la libertà, considerandoli come ideali inalienabili.
La commemorazione della Giornata della Bandiera non è solo una giornata di festa, di rispetto per la rinascita della nazione, per i fondatori dell'originario Stato Albanese, per i caduti durante l'eroica guerra della liberazione nazionale, per i caduti di tutte le guerre contro i regimi dittatoriali, ma senza alcun dubbio è anche una giornata di riflessione e valutazione delle condizioni attuali del paese e del nostro popolo. Abbiamo realmente lasciato alle spalle le lotte e le guerre per l'indipendenza?
La crisi economica e la povertà stanno diventando sempre più forti. La corruzione ha intaccato lo Stato, le più alte istituzioni pubbliche e anche i media. Le ingannevoli promesse elettorali di alcuni politici, l'abuso di potere utilizzando lo Stato come strumento di ricchezza personale a discapito del popolo, l'apatia e l'inadempienza del sistema legale, la corruzione e l'inadeguatezza nel sistema formativo, l'abuso infinito del sistema economico statale da parte dei potenti si è ormai trasformato in una routine con una base "etica" che garantisce il successo solo a pochi. I media vengono limitati, colpiti, umiliati e censurati. Tutto questo avviene in un governo piramidale dove il vertice controlla le redini di tutto il paese. E' senza dubbio un tentativo per imporre un sistema di regime dittatoriale.
-Soprusi nei confronti della popolazione è quando:
1. L'opposizione legittimamente protesta in modo democratico, ma viene attaccata con false accuse dal governo e viene emarginata anche dall'occidente. I paesi sviluppati chiudono un occhio difronte al rischio concreto di una nascita di un governo di tipo dittatoriale e rimangono in silenzio davanti alla corruzione che intacca il sistema e i politici.
2. Il giornalista investigativo che pubblica corruzione dei potenti e fondi neri dei politici viene aggredito brutalmente; giornalisti e media governativi anziché condannare la violenza, censurano l'accaduto o peggio ancora giustificano il pestaggio.
3. Alcuni opinionisti chiamano "massa" da non prendere in considerazione, la pacifica e democratica manifestazione popolare contro il governo corrotto costituito da ministri sotto indagine.
4. Il primo Ministro usurpatore Sali Berisha, si impossessa del parlamento, una istituzione democratica, per lanciare le sue minaccia come un dittatore, utilizzando un linguaggio volgare e inappropriato per offendere i nominativi di singole personalità, imbarazzando tutto il popolo albanese davanti al mondo; i suoi ministri e sostenitori filo-governativi plaudono invece come si fa con ogni dittatore e capomafia.
5. Quei ministri e deputati, finiti al governo grazie a controverse elezioni, manipolatori, usurpatori di potere, continuano a negare trasparenza sulle elezioni lasciando dubbi di brogli elettorali e contemporaniamente privando con violenza la libertà elementare di un popolo democratico ad avere un legittimo governo scelto liberamente.
6. Vengono create leggi a favore del Primo ministro, della sua famiglia e di un ristretto clan; sembra una struttura piramidale gerarchica di tipo mafiosa (leggi ad personam che qui in Italia ci ricordano qualcuno).
7. Ad una gran parte del popolo albanese mancano generi di prima necessità come acqua, energia elettrica, servizi sanitari, istruzione, lavoro, servizi sociali; manca un'istituzione che salvaguardia le fasce più debole, l'unica cosa che cresce ormai è la corruzione che ha raggiunto livelli spaventosi.
8. Compravendita di voti elettorali vengono praticati da sciacalli sfruttando la necessità di sopravvivenza dei disperati in cambio di miseri servizi e beni aleatori.
9. Lo stato rapina in nome di grandi progetti mai compiuti e la voce sofferente del popolo non viene ascoltata
10. Lo stato uccide il popolo, in modo diretto o indiretto; le accuse mosse contro il governo invece vengono soffocate o denigrate con metodi machiavellici a volte amministrativi ed altre volte legislativi, che vengono imposte da potenti attraverso la corruzione; ecco allora che procure e tribunali rimangono in silenzio poiché probabilmente finiti nei libri paga.
11. Le proclamazioni del governo, i comportamenti di alcuni media corrotti che lo sostengono il primo ministro, gli opinionisti leccapiedi, non fanno altro che divulgare la propaganda governativa con l'obiettivo di frazionare e indebolire il popolo albanese.
Ma il popolo acquisisce coscienza giorno dopo giorno. Non si è mai inginocchiato o umiliato difronte a nessun regime dittatoriale, né prima e né dopo gli anni '90. La stabilità del popolo albanese è stata ed è tuttora appoggiata da molti stati esteri che si mostrano amici sinceri. Questa solida base del popolo albanese viene rinforzata da tutte le istituzioni internazionali, dall'occidente e da molte organizzazioni democratiche che vigilano sullo sviluppo della democrazia e difendono i diritti umani.
La coscienza nazionale del popolo albanese, gli ideali universali per la democrazia e la libertà, rimangono aspirazioni non negoziabili che ne fanno l'identità storica del passato e del futuro nella grande famiglia europea. "Shqiptaria", l'essere albanese, è una virtù dell'identità nazionale di un popolo che vuole vivere in libertà e democrazia, che è rimasta intatta e al disopra della separazione regionale, religiosa, politica o qualunque altra divisione che alcuni vogliono creare in modo del tutto artificioso.
Ecco perché la Giornata della Bandiera non è solo una giornata di commemorazione ma anche di attivissimo per la stabilità e la lotta, con ogni mezzo democratico, contro la neo-dittatura, contro l'usurpazione dello stato per mano della criminalità organizzata e della corruzione, e a favore dello stato di diritto, di legalità e di libertà.
Viva la Giornata della Bandiera!
Viva il Popolo Albanese!!!
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